Decodificare la Mente

Comprendere i Bias Cognitivi

Francesco Galvano

Introduzione: Che cos'è un bias cognitivo?

I bias cognitivi sono distorsioni sistematiche del pensiero che influenzano il modo in cui interpretiamo la realtà, prendiamo decisioni e ci comportiamo. Sono scorciatoie mentali (heuristics) che il nostro cervello utilizza per elaborare rapidamente le informazioni, ma che spesso portano a errori di giudizio.

Le radici neurofisiologiche del pregiudizio

Secondo la teoria del "triune brain" di Paul MacLean (1970), il nostro cervello si è evoluto in tre livelli:

Cervello rettiliano: risposte automatiche di sopravvivenza (lotta/fuga).
Sistema limbico: gestione delle emozioni.
Neocorteccia: pensiero razionale e linguaggio.

🧠 “Sono già stato giudicato dal cervello rettiliano” – Questo concetto richiama la rapidità con cui le nostre emozioni primitive possono generare giudizi automatici sugli altri, spesso inconsci e stereotipati.

Illustrazione: Struttura del cervello secondo MacLean

Come nascono i bias?

Il cervello, per risparmiare energia e tempo, seleziona e semplifica le informazioni ricevute tramite processi di condizionamento (Pavlov, Skinner). Questo porta alla formazione di pattern mentali utili in passato ma spesso inadatti nel contesto attuale.

Schema comportamentale

Stimolo → Emozione → Azione
Conseguenza → Rinforzo/Condizionamento

Possiamo essere immuni ai bias?

No. Nessuno è completamente immune ai bias. Esiste il fenomeno noto come "Bias Blind Spot": la tendenza a riconoscere i bias negli altri ma non in sé stessi.

Esistono bias positivi?

Dipende... I bias positivi sono quelle distorsioni che ci fanno sovrastimare una persona o una situazione (pro e contro). Esempi:

Effetto alone (Halo Effect): un tratto positivo percepito (es. bellezza) si estende ad altre qualità (es. intelligenza).
Ottimismo irrealistico: sopravvalutazione delle probabilità di successo.

I bias più comuni

Ecco alcuni tra i più frequenti:

Confirmation BiasCercare solo informazioni che confermano le proprie convinzioniUn medico che ignora sintomi atipici perché ha già deciso la diagnosi

Anchoring EffectAffidarsi al primo dato disponibileFare offerte basandosi sul primo prezzo visto

Availability HeuristicSovrastimare la probabilità di eventi noti o recentiDopo un attentato, temere di prendere l’aereo

Sunk Cost FallacyContinuare in una decisione per il tempo/denaro già speso o restare in un progetto fallimentare “perché ci ho investito troppo”

Immagine: Codice dei bias cognitivi (K. Buster)

Bias nei contesti lavorativi

Nel mondo del lavoro, i bias influiscono su:

Assunzioni: pregiudizi impliciti su età, genere, provenienza.
Valutazione delle performance: effetto alone o errore di recenticità.
Leadership e comunicazione: interpretazioni distorte dei comportamenti.

Esempio pratico: In un team di project management, il leader potrebbe ignorare i suggerimenti di un collaboratore giovane, cadendo nel bias dell’autorità o dell’anzianità.

Strategie per gestire i bias in azienda

Consapevolezza: formazione sui bias per tutto il personale.
Checklist decisionali: strumenti oggettivi per selezione e valutazione.
Team eterogenei: stimolano punti di vista diversi.
Promozione del feedback: per ridurre il bias cieco.

Conclusioni

I bias cognitivi sono inevitabili, ma gestibili. Conoscere il loro funzionamento è il primo passo per ridurre l’impatto negativo sulle nostre decisioni. In ambito aziendale, educativo o operativo, promuovere una cultura del pensiero critico può fare la differenza tra successo e fallimento.

Riferimenti

Kahneman, D. (2011). Thinking, Fast and Slow. Farrar, Straus and Giroux.
Tversky, A. & Kahneman, D. (1974). "Judgment under Uncertainty: Heuristics and Biases". Science.
Ariely, D. (2008). Predictably Irrational. HarperCollins.
MacLean, P. D. (1970). The Triune Brain in Evolution. Springer.
Skinner, B. F. (1938). The Behavior of Organisms. Appleton-Century.
Pavlov, I. P. (1905). The Work of the Digestive Glands. G.P. Putnam’s Sons.