Gli indizi nella menzogna
Francesco Galvano
Come formulare domande per individuare l'inganno: l'approccio IIE
Questo metodo innovativo, denominato Intervista Investigativa Esplicativa (IIE), nasce dalla critica alle tecniche tradizionali di interrogatorio. La ricerca evidenzia come gli investigatori più performanti siano abili comunicatori, in grado di ascoltare attivamente, costruire un rapporto empatico e osservare accuratamente segnali verbali e non verbali, inclusi indicatori di menzogna (Vrij, 2008; Hartwig & Granhag, 2015).
Il framework IIE si basa sul modello dell’“analytic interviewing”, sviluppato da Newberry (2003) con contributi teorici di Paul Ekman, Mark Frank e professionisti come l’ex ufficiale di polizia Yarbrough (Newberry et al., 2008).
Assunzioni teoriche dell’IIE
Lo scopo primario di un’intervista investigativa non è ottenere una confessione, ma accertare la verità soggettiva del testimone o del sospettato, riducendo il rischio di false confessioni (Dwyer et al., 2000; Gudjonsson, 2003). Ekman (2001) definisce la menzogna come “un tentativo intenzionale di ingannare, privo di preavviso”, sottolineandone la natura conscia. L’IIE enfatizza inoltre l’analisi delle motivazioni alla base delle dichiarazioni: ad esempio, un testimone potrebbe affermare di aver “visto tutto” pur essendo rivolto di spalle al momento dell’incidente, rivelando inconsapevoli errori mnestici (Loftus, 1979).
Il processo IIE
L’approccio combina elementi del modello PEACE (Milne & Bull, 1999) con tecniche specifiche per massimizzare l’accuratezza delle informazioni:
Consapevolezza (Awareness)
Gli investigatori devono riconoscere i limiti della memoria umana (Wells & Olson, 2003) e l’impatto di pregiudizi culturali (es.: interpretare erroneamente la mancanza di contatto visivo in soggetti asiatici come segno di disonestà; Bond & Atoum, 2000). È cruciale mitigare l’influenza di tratti personali (es.: un investigatore autoritario che interrompe frequentemente riduce l’affidabilità del resoconto; Bull, 2014).Baseline comportamentale
Stabilire una linea base di comportamenti verbali e non verbali (gesticolazione, tono vocale) permette di identificare deviazioni significative durante l’intervista (DePaulo et al., 2003). Questo allinea l’IIE alle best practice della psicologia forense (Porter & ten Brinke, 2010).Individuazione di cambiamenti (Changes)
Le variazioni dalla baseline, definite hotspot o indicators, richiedono approfondimenti mirati. Ekman (2003) identifica due categorie di indicatori:Segnali cognitivi: esitazioni, incoerenze narrative o dettagli vaghi, tipici di resoconti fabbricati (Vrij, 2008; Porter & Yuille, 1996).
Segnali emotivi: incongruenze tra espressioni facciali micro-espressive (Ekman & Friesen, 1969) e contenuto verbale.
Coinvolgimento (Engagement)
La costruzione del rapport si avvale di tecniche validate empiricamente:Identificazione di affinità personali (Bernieri et al., 1996)
Mirroring non verbale (Chartrand & Bargh, 1999)
Domande aperte e prive di suggestività (Fisher & Geiselman, 1992).
Follow-up
L’analisi degli hotspot si avvale di metodologie derivate dall’intervista cognitiva (Geiselman et al., 1985), come la ricostruzione inversa degli eventi o il richiamo contestuale.
Riferimenti
Bond, C. F., & Atoum, A. O. (2000). International deception. Personality and Social Psychology Bulletin, 26(3), 385-395.
Chartrand, T. L., & Bargh, J. A. (1999). The chameleon effect: The perception-behavior link and social interaction. Journal of Personality and Social Psychology, 76(6), 893-910.
Dwyer, J., Neufeld, P., & Scheck, B. (2000). Actual innocence: Five days to execution and other dispatches from the wrongly convicted. Doubleday.
Ekman, P. (2001). Telling lies: Clues to deceit in the marketplace, politics, and marriage. WW Norton.
Fisher, R. P., & Geiselman, R. E. (1992). Memory-enhancing techniques for investigative interviewing: The cognitive interview. Charles C Thomas Publisher.
Newberry, J. J. (2003). Analytic interviewing: A guide for investigators. Looseleaf Law Publications.
Porter, S., & Yuille, J. C. (1996). The language of deceit: An investigation of the verbal clues to deception in the interrogation context. Law and Human Behavior, 20(4), 443-458.
Vrij, A. (2008). Detecting lies and deceit: Pitfalls and opportunities. John Wiley & Sons.
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