L'ammiccamento nella comunicazione umana:

Un ponte tra fisiologia, cognizione e socialità

Francesco Galvano

Negli esseri umani, l'ammiccamento funge da ponte nel processo di comunicazione. Permette agli altri di conoscere le nostre emozioni. Denota quanto a lungo o intensamente pensiamo a qualcosa. L'ammiccamento è un'azione riflessa, ma dipende in larga misura da stimoli esterni e interni. In media, un adulto sano batte le palpebre fino a 20 volte al minuto, per una durata di 100-150 millisecondi. Sebbene le lacrime ricoprano la cornea, il cervello utilizza gli ammiccamenti in eccesso per spegnere l'attenzione o per riflettere internamente, come se si raccogliesse momentaneamente prima dell'azione successiva.

L'ammiccamento e il discorso: Una danza tra pause e parole

Quando parliamo, la velocità dello sbattimento delle ciglia si altera per essere in sincronia con il nostro modo di parlare. Inoltre possiamo notare che:

  • Frasi argute e complesse vengono pronunciate con ammiccamenti meno frequenti, da 5 a 10 volte al minuto, perché i nostri pensieri richiedono una maggiore concentrazione rispetto alle azioni di base necessarie per l'ammiccamento, a causa della priorità data dal cervello a regioni selezionate del cervello per il linguaggio, tra cui la regione di "Broca" e la corteccia prefrontale.

  • Gli ammiccamenti formano pause per segnalare diverse transizioni minori o parti del discorso pause per passare da una parte all'altra di un punto. Alcuni esempi sono le pause dopo aver terminato di parlare e/o le domande che un oratore deve fare per organizzare i suoi pensieri. Le esitazioni tra queste mostrano agli ascoltatori le strutture grammaticali.

  • Durante il dialogo, il numero di battiti di ciglia aumenta da chi ascolta o parla ad alta voce.

  • Quando facciamo calcoli matematici riduciamo l'ammiccamento del 30%, in quanto impegnamo la nostra memoria (Stern et al., 1984).

  • Le bugie complesse fanno sbattere le palpebre del 50% in più, in quanto la menzogna tende a farci impegnare di più per risultare credibili (Leal & Vrij, 2008).

  • I subordinati sbattono di più le palpebre nei dialoghi con i superiori. La ragione è lo stress da pressione.

  • Il contatto visivo prolungato riduce l'ammiccamento in quanto disturbatore del canale comunicativo. Tuttavia, dopo uno sguardo prolungato, si verifica una chiusura veloce delle palpebre a causa della secchezza.

  • Culture con un contatto visivo più elevato: Il contatto visivo nei paesi del Medio Oriente è superiore al numero medio di battiti di ciglia di (200-300 ms)

Differenze nella cultura dell'ammiccamento degli occhi

In situazioni formali, i giapponesi sbattono le palpebre meno spesso degli americani, con 6-10 battiti al minuto contro i 10-15 degli Stati Uniti, a causa di valori culturali quali wa (armonia) ed enryo (moderazione). Negli Stati Uniti è accettata una maggiore espressività e l'ammiccamento suggerisce sentimenti o interruzioni di pensiero.

Esempi molecolari: Lo studio JACFEE mostra che i giapponesi attribuiscono un'alta sensibilitá alle emozioni chiaramente espresse, come il dolore; la difficoltà di decodificare quelle non chiare implica una rappresentazione emotiva ridotta.

Bambini e socializzazione: I bambini statunitensi sbattono di più le palpebre (circa 6,2 volte al minuto, fino a 137 battiti in condizioni di stress), riflettendo l'incoraggiamento individualistico della società a una maggiore espressione, in contrasto con l'attenzione precoce del Giappone all'autocontrollo.

Le persone in Medio Oriente si guardano molto negli occhi quando parlano. Sbattono velocemente le palpebre per non interrompere il contatto visivo. Lo fanno per mostrare rispetto e per mantenere una stretta connessione mentre parlano.

Le persone possono erroneamente guardare dall'alto in basso gli altri che non sbattono velocemente le palpebre. Tendono a valutare i pensieri degli altri quando sbattono le palpebre velocemente. Questa osservazione favorisce un attaccamento mistico a livello emotivo e rientra negli studi interculturali.

La diversa espressione dell´ammiccamento nelle varie culture influisce quindi su questioni quali;

• Diplomazia e affari: Per i negoziati tra Stati Uniti e Giappone, gli americani che ammiccano molto possono sembrare spaventati ai giapponesi, mentre i giapponesi che ammiccano meno possono essere percepiti come freddi.

• Istruzione: Formare gli studenti che partecipano a scambi culturali sulle comunicazioni non verbali per evitare interpretazioni errate dovute a norme implicite.

Riferimenti

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