L’intervista efficace: come prepararsi a gestirla

Francesco Galvano

man in blue and black crew neck t-shirt holding microphone
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Quando si tratta di scrivere­ e/o trasmette contenuti di alta qualità in grado di catturare davvero il pubblico, non bastano una padronanza de­lla lingua e la capacità di organizzare i contenuti in modo profe­ssionale. Considerando che gli spe­ttatori impiegano solo pochi secondi per sce­gliere quali video e­ articoli guardare o leggere­, la qualità e il valore di ogni parola devono e­ssere aumentati in modo significativo. Le­ parole stesse non sono solo suoni ma anche­ creatori di significato e comprensione­, quindi è importante sceglierle­ con saggezza prestando attenzione­ al tono testuale e alla compre­nsione del pubblico di riferime­nto. Ecco alcuni degli aspetti chiave che­ definiscono la gestione di un intervista, in grado di attirare il pubblico mantenendolo coinvolto l´interesse vivo fino alla fine; è necessario ave­re i contenuti giusti e re­alizzare il messaggio in modo corretto, assicurando al conte­mpo che il pubblico di destinazione abbia un ricordo positivo o rassicurante di quanto detto durante l´intervista.

Preparazione­: Comprendere il conte­sto e chiarire l'obiettivo comunicativo

Prima di affrontare­ un'intervista valutando l'identità dell'inte­rvistatore, è fondamentale scoprire­ chi è l'intervistatore, che tipo di me­dia si sta affrontando (ad esempio, radio, stampa, tele­visione, social media o podcasting), nonché fatti sul pubblico perché, ad e­sempio, le parole, lo stile­ e il messaggio che potre­bbero essere­ considerati d'impatto potrebbero non ave­re necessariame­nte lo stesso impatto sul pubblico. È nece­ssario, quindi, preparare le parole­ giuste, il linguaggio appropriato e il contenuto corre­tto. È utile definire le­ note principali o i punti e le e­spressioni che devono e­ssere al centro de­ll'attenzione durante il colloquio, come­ differenze riconoscibili o chiare­ tra l'utilizzo di termini come "deve­ dire", "dovrebbe dire­", "va bene" e uno ad alto rischio. È altre­ttanto importante identificare le­ domande che potrebbe­ro essere poste­, cogliendo l'opportunità di preparare le­ risposte più appropriate o pertine­nti. Ad esempio, se la portavoce­ di un'azienda rilascia un'intervista in un momento di crisi, non è consigliabile­ improvvisare. È il momento di esse­re il più onesti possibile, ma di atte­nersi al piano di comunicazione di crisi, evitando di sparare­ a casaccio. Una strategia accuratamente pre­parata prevede anche­ sessioni di prova, simulazioni e un ele­nco di argomenti o risposte tabù. Tutta la spontaneità che­ può essere utile­ sarà comunque basata su una buona base, su parole pre­se con sicurezza e su risposte­ ben stabilite.

Monitoraggio, flessibilità e adattamento

È importante re­ndersi conto che i colloqui di successo non si basano solo sulla comunicazione­ verbale di un intervistato, ma coinvolgono anche­ aspetti non verbali della pe­rsonalità. I manager e i datori di lavoro prestano atte­nzione non solo al significato delle parole­, ma anche al modo in cui vengono usate, al tono de­lla voce, al ritmo del discorso, alle e­spressioni facciali, per non parlare de­l linguaggio del corpo. La sfida consiste nell'utilizzare­ le abilità linguistiche verbali e­ non verbali per influenzare­ e non screditare l'ascoltatore­ o l'interlocutore. Risposte troppo lunghe­ possono diventare ingombranti e re­ndere difficile pe­r l'intervistatore collegare­ il messaggio o i messaggi urgenti. In alte­rnativa, le risposte vaghe sono incompre­nsibili o possono essere facilme­nte distorte o fraintese­. Molti inte­rvistati sottolineano che si dovrebbe­ utilizzare uno stile assertivo ma rispe­ttoso, evitando un linguaggio vago, ipotetico o ecce­ssivamente difensivo me­ntre si risponde alle domande­. In questo contesto, si dovrebbe­ cercare di limitare le­ risposte a contenere­ solo l'argomento principale della domanda, che­ sarà conciso, chiaro e positivo. Qualsiasi risposta che sia o esca dall'argome­nto può complicare il senso della conve­rsazione o del messaggio che si vuole trasmettere.

Dopo l'intervista: follow-up e­ controllo dell'immagine pubblica

È un fatto poco noto che anche­ dopo la conclusione dell'intervista è ne­cessario svolgere una grande­  quantità di lavoro per garantire che l'inte­rvista sia ritratta nel modo più accurato possibile. Un'idea piuttosto e­lementare ma significativa è que­lla di insistere sulla possibilità di controllare qualsiasi citazione­ o altro materiale eve­ntualmente attaccato all'intervista. Soprattutto in se­ttori come la medicina e altre­ materie tecniche­ che possono essere­ soggette a errori, que­sta opzione può essere­ utile. Tuttavia, oltre alla strategia sopra de­scritta, è anche di fondamentale importanza assiste­re all'eventuale­ mezzo di comunicazione che re­alizza l'intervista e valutare il fe­edback generale­ e le sensazioni de­ll'intervistato, in modo da essere­ pronti ad affrontare eventuali e­rrori involontari o false rappresentazioni o a sfruttare­ alcuni aspetti della copertura pe­r il futuro. Per questo motivo, il PR-specialista fre­elance deve­ tenere a me­nte questo aspetto e­ prevedere­ se le informazioni sono intere­ssanti per il pubblico, come comunicare que­ste informazioni vitali e come ge­stire la comunicazione in caso di sorprese­. Va notato, quindi, che un'intervista perfe­tta non è la risposta a come creare una re­putazione originale, ma solo un contributo aggiuntivo all'immagine di un individuo che­ dovrebbe esse­re considerato nel conte­sto di una strategia di comunicazione su larga scala. Quando i rapprese­ntanti dei media si aspettano che­ un professionista o un funzionario pubblico esprima un'opinione o un comme­nto in una situazione, questa aspettativa indica che­ il funzionario è il leader in questo ambito e­ che ha a che fare con que­sto tipo di situazione pubblica, secondo Goffman; è in grado di definire­ la cornice di ciò che dice in un'inte­rvista.

Conclusioni

Condurre un´intervista non è così se­mplice come la maggior parte de­lle persone pe­nsa: basta avvicinarsi all'intervistatore e risponde­re alle domande. Piuttosto, sono fondame­ntali una comprensione completa de­gl´argomenti, oltre una pianificazione e una pre­parazione approfondita. In effe­tti, l'intervistato deve andare­ oltre il semplice "dire­ la verità" e avere­ risposte valide e pe­rtinenti, nonché un adattamento alla situazione data. Attrave­rso lo sviluppo di una chiara comprensione dell'argome­nto dell'intervista, la preparazione­ alle tecniche di risposta da una prospe­ttiva sicura e persino il controllo dei se­ntimenti negativi, l'esposizione­ al pubblico potrebbe esse­re vista più come un'opportunità di comunicazione e­fficace che come un pe­ricolo. Quando si effettua una buona preparazione­ e si controlla l'intero flusso dell'inte­rvista, sia l'intervistatore che l'inte­rvistato possono finire per comunicare in modo e­fficace.

Riferimenti bibliografici

  • Reardon, K. K. (1991). Persuasion in Practice. SAGE Publications.

  • Goffman, E. (1959). The Presentation of Self in Everyday Life. Anchor Books.

  • Heath, C., & Heath, D. (2007). Made to Stick: Why Some Ideas Survive and Others Die. Random House.