Sento, dunque sono
il corpo, la mente e l’identità secondo Damasio
Francesco Galvano
Lo scienziato Antonio Damasio, riconosciuto a livello mondiale, ha fatto scoperte eccezionali che hanno modificato la nostra comprensione delle emozioni, del ragionamento e della coscienza. Al centro delle sue teorie c'è l'ipotesi del marcatore somatico, presentata nel suo libro "L'errore di Cartesio" (1994). Egli afferma che le emozioni hanno un effetto fondamentale sui processi cognitivi. le emozioni vengono registrate sotto forma di marcatori somatici – segnali corporei legati a esperienze precedenti – che ci guidano inconsciamente nelle scelte, fungendo da filtro tra noi e il mondo. Gli studi sulle persone con danni cerebrali nelle aree prefrontali hanno portato alla conclusione che, sebbene impiegassero un approccio razionale al pensiero, la loro capacità di prendere decisioni nella vita reale era priva di un sufficiente input emotivo. Questo insieme di ricerche indica che le emozioni svolgono un ruolo essenziale nel ragionamento.
Il sé stratificato: dalla fisiologia alla memoria
La coscienza e lo sviluppo del sé sono altre aree vitali della sua ricerca. Damasio parla di tre livelli: al primo livello, il proto-sé è inconscio e basato sulla fisiologia del corpo; al secondo livello, il sé nucleare emerge attraverso la percezione cosciente degli stati corporei quando l'organismo è stato alterato; e all'ultimo livello, il sé autobiografico è costruito sulla memoria, sull'identità narrativa e sull'immaginazione del futuro. In questo scenario, la coscienza non è un fenomeno distaccato o solo mentale, ma piuttosto un processo biologico complesso che è profondamente radicato nelle comunicazioni tra il cervello e il corpo. Damasio afferma che lo spirito è il corpo e "il sentimento" - cioè una delle sensazioni mentali delle emozioni - è la base stessa da cui si sviluppa la coscienza dell'esistenza.
Ragione incarnata: neuroscienze e la fine del dualismo mente-corpo
I suoi contributi sono stati un ponte che ha collegato numerose sfere del sapere: dalle neuroscienze alla psicologia, dalla criminologia all'intelligenza artificiale. Nel suo studio del comportamento umano, Damasio ha contribuito a superare la diffusa convinzione che le emozioni si oppongano alla logica, dimostrando che esse non sono solo il centro della morale ma anche del ragionamento. Inoltre, ha fatto l'importante differenza tra emozioni (risposte automatiche e fisiologiche agli stimoli) e sentimenti (esperienze coscienti di tali emozioni), rendendo possibile un'interpretazione più elaborata del comportamento umano. La sua filosofia segna il superamento del dualismo cartesiano tra mente e corpo: il processo di pensiero non determina l'identità, ma l'esperienza delle emozioni sì. Pertanto, l'espressione "sento, quindi sono" è una delle più significative ridefinizioni moderne del soggetto. Se volete, possiamo lavorare insieme per indagare come queste teorie siano collegate a situazioni concrete, che vanno dalla comunicazione operativa all'analisi comportamentale.
Conclusioni
Le teorie di Antonio Damasio hanno rappresentato una svolta notevole per la comprensione scientifica dell'essere umano, demolendo il pensiero dicotomico ereditato dalla filosofia secolare, in primis quello tra mente e corpo, e portando un'idea comune di un'esperienza soggettiva in cui emozioni, logica e meccanismi del pensiero cosciente esistono in una sorta di interazione dinamica incessante. Ha dimostrato che le emozioni non sono solo un ostacolo al pensiero razionale, ma piuttosto il meccanismo che lo rende possibile: Senza l'input dei marcatori somatici, la decisione è inefficace, superficiale e priva di integrità personale.
Damasio ha preso l'impostazione scientifica del processo di auto-concepimento di cui sopra, rivelandolo non come una creatura ipotetica o semplicemente mentale, ma come l'intero processo biologico che, includendo alcune parti del ciclo di sviluppo narrativo attraverso il corpo, la memoria e la connessione di quella persona con l'ambiente, crea il sé. La coscienza, invece di essere un mero epifenomeno o un semplice sottoprodotto del cervello, è percepita come una costruzione graduale basata sull'esperienza con il corpo e le emozioni in cui viviamo, che si forma in noi e sulla nostra capacità di agire allo stesso modo nel corso del tempo.
Queste conoscenze non si limitano solo alle neuroscienze e alla psicologia, ma hanno fondamenti che possono essere applicati nella vita di tutti i giorni: dalla comunicazione interpersonale ai corsi di decision-making, dalla criminologia alla robotica, e persino all'etica legata all'intelligenza artificiale. In questo mondo moderno, dominato dalla razionalità strumentale e allo stesso tempo dall'atomizzazione della conoscenza, il messaggio di Damasio è il motivo dell'enunciato: l'umano si definisce se prima accetta il lato emotivo delle questioni. Pertanto, il suo detto - "sento, quindi sono" - non è solo una proposta di tipo astratto, ma una richiesta di discussione da parte del sentimento come essenza dinamica dell'identità, della coscienza e dell'agire morale.
Riferimenti
Descartes’ Error (1994) – Teoria del marcatore somatico.
The Feeling of What Happens (1999) – Origini neurobiologiche della coscienza.
Looking for Spinoza (2003) – Emozioni e sentimenti in chiave filosofica.
Self Comes to Mind (2010) – Nascita del sé dalla neurobiologia.
The Strange Order of Things (2018) – Emozioni e cultura nella storia dell'evoluzione.
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